Città di Musile di Piave
Città Metropolitana di Venezia

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Il territorio comprende le frazioni di: Caposile, Croce, Millepertiche

Informazioni sull'ambiente

Il territorio di questo Comune era costituito, fino in epoca storica, da un grande delta che comprendeva la foce di vari fiumi e le relative lagune litoranee. Una situazione che interessava l'intera costa nord-adriatica, da Ravenna a Grado perlomeno: un'immensa distesa di canneti solcati da una miriade di canali grandi e piccoli, che cingevano migliaia di isole a volte selvagge, a volte abitate da contadini che praticavano una stenta agricoltura ma anche pesca e caccia; non mancavano però le città come Cittanova, Equilium, Eraclea, dove per primo si instaurò quel Dogato che in seguito si trasferirà nell'isola di Rialto, dando origine al primo nucleo di Venezia.
Le prime bonifiche furono attuate già in epoca romana e anche nel medioevo si cercò di regolamentare il corso delle acque, allo scopo di preservare le aree destinate all'agricoltura e i nuclei abitati.

L'intero territorio fu oggetto di grandi interventi idraulici da parte della Serenissima Repubblica di Venezia (preoccupata soprattutto dal progressivo interramento, ad opera dei sedimenti fluviali, del margine nord della propria laguna, fatto che avrebbe compromesso la salubrità delle acque e dell'aria nella stessa città): furono deviati lontano sia il basso corso dei fiume Sile e della Piave, sia le loro foci, e fu costruito l'argine di San Marco, baluardo (solo verso Venezia) contro le terribili piene stagionali che tutto travolgevano nella loro furia (e di quel che succedeva alle popolazioni residenti sulla sponda nord della Piave, priva di argine, al Serenissimo Doge evidentemente non importava).

Le popolazioni locali cercavano di arrangiarsi, opponendo al capriccio delle acque, onnipresenti, modeste strutture di arginamento, fossero esse bassi argini irregolari, staccionate, siepi interrate.
Il nome stesso di "Musile" va spiegato nel senso di "diga", "riparo" in fascinaggi, palizzata contro l'irrompere impetuoso delle acque del Piave.
I primi abitanti della zona avevano cercato di difendere le proprie case come meglio potevano; i loro modesti interventi di salvaguardia erano così importanti in questa zona, dove l'acqua era padrona incontrastata, che il paese stesso assunse il nome dell'argine che lo difendeva.

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